antoniodipietro@antoniodipietro.com <antoniodipietro@antoniodipietro.com>; DipartimentoAffariInternieTerritoriali@interno.it <DipartimentoAffariInternieTerritoriali@interno.it>; organizzazione@romanoprodi.it <organizzazione@romanoprodi.it>; stampa.bianchi@infrastrutturetrasporti.it <stampa.bianchi@infrastrutturetrasporti.it>

Ill.mi On.li

R. Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri

1. Di Pietro, Ministro delle Infrastrutture

G. Amato, Ministro dell'Interno

1. Bianco, Ministro dei Trasporti

Gent.mi,

faccio seguito ad una newsletter del Ministro A. Di Pietro, ma mi rivolgo anche a Voi,

siamo nell'era del tempo reale, ma questo ancora non è avvenuto per molti servizi pubblici, fra i quali quello del servizio in tempo reale per i cittadini.

Io non sono un fautore della libertà individuale della velocità sulle strade normali, e neanche in autostrada.

Siccome però di incidenti mortali e gravi ce ne sono migliaia all'anno nella sola ns. Italia, penso sia giusto fare informazione corretta, servizio, e prevenzione in tempo reale.

Mi spiego meglio:

- L'attuale codice della strada sembra solamente essere una mannaia punitiva per il cittadino, quando dovrebbe essere il suo Vangelo per la sacralità della Vita propria ed altrui.

- L'estensione generalizzata dei limiti di velocità al di sotto dei 100 kM orari invece è diffusissima specialmente in meridione, dove invece di sistemare correttamente le strade e la segnaletica, diventa sbrigativo limitarne indiscriminatamente la velocità, per cui si diventa tutti trasgressori, altrimenti per fare 50 Km per andare al lavoro, e per poi tornare, si impiegherebbe più di due ore per tratta.

- Nell'era del computer è possibile registrare in un archivio nazionale, in tempo reale, qualsiasi incidente, descrivendone le caratteristiche peculiari, in modo da estrapolarne le condizioni di pericolosità, le cause, i decessi e ferimenti.

- Allora stante questa possibilità di mappare in modo preciso gli eventi, sarebbe giusto imporre in tutte le zone dove sono accaduti 1,2, o più incidenti mortali o catastrofi, la limitazione della velocità, assoggettandole a controllo continuo, anche solamente automatico, indicando le motivazioni, facendo prevenzione

• La prevenzione andrebbe fatta a partire dalle scuole ( ma anche con trasmissioni mirate in tv), diffondendo i dati reali degli incidenti, descrivendone le cause, le conseguenze, ed il modo di prevenire
• La prevenzione andrebbe fatta con le simulazioni al computer, simulando le cause ed i risultati delle manovre, in modo da educare gli utenti al reale comportamento delle autovetture, cicli e motocicli, a seconda delle condizioni di guida
• Il punteggio per i comportamenti potrebbero essere utilizzati in parte per il conseguimento della patente
• In questo modo è possibile eventualmente chiudere un occhio sulla segnaletica errata o che è posta in zone dove non si verificano incidenti
• Così facendo l'utente non si considererà più un pollo da spennare, ma si comporterà da utente modello, e la polizia sarà considerata nel suo giusto valore di Ente per la Prevenzione e Salvaguardia della Vita del Cittadino

La ringrazio On Sig. Ministro A. Di Pietro, la saluto caramente.

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Via Alessandro Fighera 35

74015 Martina Franca (TA)